Tener viva l’identità di un’area, raccontarla attraverso i beni artistici, culturali ed ambientali che si sono formati nel corso dei secoli e che rappresentano ora un patrimonio inestimabile come leva di sviluppo economico. Questi sono gli obiettivi che Fondazione Cogeme si prefigge attraverso lo sviluppo del tema del paesaggio della pianura, con i focus riguardanti i borghi di Padernello e Meano. L’attenzione al territorio e l’appropriata conoscenza delle sue evoluzioni in atto, sono elementi determinanti per l’efficacia di una politica di sviluppo sostenibile. A questo proposito Fondazione Cogeme promuove, insieme alle Amministrazioni Comunali, il progetto “Pianura Sostenibile”, nell’ambito del quale vengono approfonditi temi specifici su paesaggio, consumo di suolo, qualità delle acque; snodi necessari per il futuro della Pianura. Oggi più che mai, è indispensabile agire tempestivamente per migliorare la qualità della vita nelle Comunità locali coinvolgendo tutti gli attori sul territorio per creare importanti sinergie territoriali.
Territorio
L'idea
Il Borgo di Meano
Il borgo di Meano, frazione di Corzano, paese della Bassa Bresciana, è un vero e proprio gioiello urbano sorto intorno all’antico Castello-Palazzo Avogadro e formato da una serie di cascinali di servizio posti incontinuo dialogo con l’importante sistema idrico costituito da rogge e risorgive presenti nella zona. Meano è oggi privo di qualsiasi servizio commerciale e abitato per lo più da anziani.Sin dal secondo dopoguerra, infatti, il passaggio da un’economia agricola ad una industriale ha causato un processo di svuotamento delle campagne a favore dei centri urbani e un progressivo abbandono dei piccoli borghi.
È nato così il progetto “Meano borgo dei Creativi” che ha individuato nell’arte, nell’artigianato e nell’agricoltura le tre risorse fondamentali per innescare un processo di rinascita.
Oggi il passaggio dall’economia industriale ad un’economia della conoscenza può offrire nuovi spiragli per il ripopolamento dei piccoli borghi. Alla ricerca di uno stile di vita più sostenibile e di un’alta qualità ambientale, avendo la possibilità di innescare pratiche economiche virtuose che affondino le radici nei saperi antichi della saggezza contadina, ma sappiano al contempo guardare lontano. Il contributo dell’Associazione Culturale Quartiere 3 al progetto per la realizzazione del “Borgo dei Creativi” è quello di valorizzare, con interventi artistici contemporanei permanenti, aree specifiche di Meano.
L’obiettivo principale di questo progetto è quello di creare un museo a cielo aperto o, meglio, rendere un luogo storico e naturalistico un’esposizione d’arte contemporanea permanente.
Per maggiori informazioni: http://www.comune.corzano.bs.it
L'agroparco di Padernello
Il progetto dell’agroparco di Padernello parte dall’attenta analisi della cartografia storica, per cogliere le specificità paesaggistiche e stabilire canoni d’azione, regole di comportamento, priorità di tutela, muovendosi con coerenza con quanto previsto dal Codice dei beni culturali e dal testo della Carta della Terra. Vista la vocazione turistica di Padernello, che attrae migliaia di turisti con il suo castello, e per contrastare la crescente perdita dei caratteri tipici del paesaggio agrario storico, il tentativo, si spera fecondo, è quello di valorizzare il territorio della Bassa bresciana attraverso il progetto di un Agroparco.
Le tavole esposte alla mostra di Padernello (11 ottobre-11 novembre 2013) riguardano lo studio e il progetto di conservazione del paesaggio agrario di Padernello e sono parte della tesi di laurea, durata diversi anni, coordinata dal Prof. Maurizio Boriani del Politecnico di Milano. Il territorio della bassa pianura bresciana ha subito ingenti trasformazioni negli ultimi anni con un ridisegno della campagna e l’eliminazione di capezzagne, di siepi, di fossi e alberature di ripa. Ne consegue che l’identità sia storico-culturale che percettivo-ambientale, propria del paesaggio, si è affievolita nella sua dimensione comunitaria, lasciando spazio a cambiamenti, spesso irreversibili. Vi è dunque una difficoltà nell’attuare adeguate politiche per il paesaggio, che non debbano essere solamente limitanti, ma possano invece creare una concreta prospettiva di responsabilità sociale ed individuale. Il paesaggio è quindi da considerarsi come un bene diffuso e proprio della Comunità locale: una risorsa preziosa, costruita nel tempo con un rapporto attivo tra uomo e natura.
Il progetto dell’agroparco di Padernello parte dall’attenta analisi della cartografia storica, per cogliere le specificità paesaggistiche e stabilire canoni d’azione, regole di comportamento, priorità di tutela, muovendosi con coerenza con quanto previsto dal Codice dei beni culturali e dal testo della Carta della Terra. Vista la vocazione turistica di Padernello, che attrae migliaia di turisti con il suo castello, e per contrastare la crescente perdita dei caratteri tipici del paesaggio agrario storico, il tentativo, si spera fecondo, è quello di valorizzare il territorio della Bassa bresciana attraverso il progetto di un Agroparco.