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Monitoraggi / Mobilità

Mobilità

Mobilità sostenibile

Il settore dei trasporti ha un impatto significativo sull’ambiente, ma la mobilità sostenibile e, perché no, anche intelligente è una soluzione al problema. Si tratta di un insieme di soluzioni che danno vita ad una mobilità che sia vantaggiosa per l’ambiente, ma anche per le persone da un punto di vista sociale ed economico.

“La mobilità sostenibile è la capacità di soddisfare i bisogni della società di muoversi liberamente, di accedere, di comunicare, di commerciare e stabilire relazioni senza sacrificare altri valori umani ed ecologici essenziali oggi e in futuro”. È questa la definizione fornita nel 2004 dal World Business Council for Sustainable Development nel suo Mobility 2030 Report

Il macro tema della mobilità sostenibile è collegata a diversi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, tra cui l’obiettivo 3 (che riguarda la salute e il benessere degli individui), l’SDG 7 (relativo all’energia pulita), l’obiettivo 9 (industrie, innovazione e infrastrutture), l’SDG 11 (città e comunità sostenibili) e l’obiettivo 13 (azione contro il cambiamento climatico).

Mobilità ciclabile

I sistemi di trasporto sostenibili, in particolare quelli legati alla mobilità ciclabile, possono proteggere e promuovere la salute, riducendo i rischi legati all’inquinamento atmosferico veicolare, all’inattività fisica e agli incidenti stradali. Inoltre, l’aumento della qualità della vita delle persone può essere incentivato non solo da condizioni di salute migliori, ma anche dall’ottimizzazione di spazio e tempo nella quotidianità degli individui. Per questo, l’SDG 11 (città e comunità sostenibili) prevede nel secondo traguardo l’attuazione di sistemi di trasporto sicuri, abbordabili, accessibili e sostenibili per tutti.

A tal proposito si segnala come la Conferenza Unificata Stato-Regioni ha approvato e successivamente pubblicato (1 agosto 2022) il “Piano Generale della Mobilità Ciclistica urbana ed extraurbana 2022-2024” predisposto dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS), uno strumento previsto dalla Legge Quadro sulla Mobilità Ciclistica (n.2 del 2018) e che vede finalmente anche l’Italia allinearsi, almeno per la pianificazione, ai paesi europei più virtuosi in materia.

Il Piano Generale della Mobilità Ciclistica (PGMC) è parte integrante del Piano generale dei trasporti e della logistica (PGTL) ed è finalizzato a realizzare il “Sistema Nazionale della Mobilità Ciclistica” (SNMC). Il PGMC ha durata triennale ed è articolato con riferimento a due specifici settori di sviluppo della mobilità ciclistica: ambito urbano e metropolitano, e ambito extra-urbano (provinciale o intercomunale, regionale, nazionale ed europeo).

  • Scarica il PGMC 2022-2024

Nell’ambito del programma “Pianura Sostenibile 2022-2024” è stata avviata la mappatura delle reti di mobilità sostenibile dei comuni della bassa pianura occidentale della Provincia di Brescia ed in particolare della rete ciclabile esistente. La Fondazione Cogeme ETS porta avanti questa attività con il coordinamento ed il supporto dell’Università degli Studi di Brescia per raggiungere gli obiettivi del progetto dedicati alla conoscenza sistematica del territorio in grado di orientare le politiche territoriali, rafforzare i processi in grado di garantire una visione territoriale di “area vasta” – nel rispetto delle specificità locali e cercando di irrobustire l’identità territoriale – ed approfondire alcuni dei principali temi emergenti anche in campo di sostenibilità. Il lavoro d’area vasta della mobilità ciclabile potrà rispondere alle sollecitazioni della Provincia di Brescia per l’aggiornamento del Sistema Informativo Territoriale e, qualora sviluppata dai comuni, per costituire una strategia d’area sulla mobilità ciclabile potrebbe costituire una progettualità territoriale di stimolo per futuri finanziamenti.

Mappatura della mobilità ciclabile nei comuni di Pianura Sostenibile

Nel corso del 2022 Fondazione Cogeme ETS, in collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia, ha svolto un primo lavoro di ricognizione e mappatura dello stato di fatto rispetto alla rete ciclo-pedonale della bassa pianura occidentale, secondo una visione di “area vasta” considerando i comuni all’interno del loro contesto territoriale, per favorire la sinergia tra le diverse istituzioni e individuare delle strategie di sviluppo condivise e più efficaci.

La restituzione della prima parte del lavoro è stata svolta a Comezzano-Cizzago il 27 gennaio 2023 nel corso del convegno dal titolo “Mobilità sostenibile nella pianura occidentale della Provincia di Brescia”. Nella sezione “Materiali convegni” sono disponibili le presentazioni.

Nel corso del 2021 (indicativamente), la Provincia di Brescia ha richiesto ai comuni del territorio di fornire informazioni sulle loro reti ciclo-pedonali, con l’obiettivo di aggiornare i contenuti del Sistema Informativo Territoriale (SIT) provinciale. In questo momento, infatti, le indicazioni disponibili su questo tema sono datate o molto frammentate. In sintesi, le criticità sono essenzialmente due. La prima riguarda la corrispondenza dei dati esistenti con lo stato di fatto: in numerosi casi, infatti, gli strumenti urbanistici di livello comunale sono stati approvati già da alcuni e spesso non descrivono in modo adeguato la situazione attuale, considerando che lo sviluppo delle reti ciclo-pedonali è stato molto significativo soprattutto negli anni più recenti (per i comuni coinvolti gli strumenti consultati sono stati approvati tra il 2008 e il 2020). Il secondo problema riguarda, invece, le modalità di rappresentazione dei dati: durante l’attività di mappatura, è stato notato che le informazioni disponibili possono avere una rappresentazione molto diversa da comune a comune; in assenza di una metodologia condivisa, può essere complicato confrontare i dati o fare ragionamenti a livello sovracomunale. A queste criticità si può aggiunge in alcuni casi il problema della mancanza di metadati, o addirittura di qualsiasi informazione sulle reti ciclo-pedonali, soprattutto per i comuni più piccoli. Il lavoro svolto da Fondazione Cogeme con l’Università degli Studi di Brescia ha assunto un approccio utile ad affrontare queste criticità.

L’area di studio ha interessato la parte occidentale della pianura bresciana, indicativamente per la zona compresa tra il fiume Oglio a sud e ad ovest, che costituisce anche il limite della Provincia, la Franciacorta a nord, il capoluogo Brescia e il fiume Mella a est. Si tratta di un’area di quasi 500 km², con una popolazione di oltre 170.000 abitanti (dati I.Stat 2022). Il territorio oggetto della ricognizione ha coinvolto le 25 amministrazioni aderenti al triennio 2022-2024 del progetto “Pianura Sostenibile” ossia: Azzano Mella, Barbariga, Berlingo, Borgo San Giacomo, Brandico, Castel Mella, Castrezzato, Chiari, Comezzano-Cizzago, Corzano, Dello, Lograto, Longhena, Maclodio, Orzinuovi, Orzivecchi, Quinzano d’Oglio, Roccafranca, Roncadelle, Rudiano, San Paolo, Torbole Casaglia, Trenzano, Urago d’Oglio, Villachiara. Tuttavia sono stati coinvolti anche altri comuni non aderenti, ma la cui collaborazione può essere significativa per avere una migliore visione territoriale: si tratta di Capriano del Colle, Castelcovati, Mairano, Pompiano, Pontoglio, Travagliato, Verolavecchia.

La restituzione conclusiva del lavoro si è svolta su due incontri dal titolo “Mobilità ciclabile in pianura”, rispettivamente il 20 novembre 2023 a Castel Mella e il 7 dicembre presso il Castello di Padernello a Borgo San Giacomo, con la presentazione del report finale elaborato in sinergia con l’Università degli Studi di Brescia. Nella sezione “Materiali convegni” sono disponibili le presentazioni.

Scarica il report finale

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